E’ una domanda importante a cui molte volte distrattamente si danno delle risposte didascaliche ,fredde e dottrinali. In realtà per me è molto più semplice considerare la fotografia come un’esperienza di vita , oserei dire quasi “sensoriale”. Quando ti appresti a scattare sei concentrato, attento in attesa di cogliere quell’attimo o quell’espressione che subito dopo ti fanno dire : ” cavolo che bella!” ed in quel preciso istante sei tu con la tua macchina fotografica immerso nel tuo mondo fatto di natura, paesaggi o persone che fanno parte di te anzi “sono” la tua vita.
Come trovo assai veritiera la definizione che del fotografo dà uno dei maestri della fotografia , Ansel Adams:
Non si fanno fotografie solo con una macchina fotografica. Si mettono dentro all’atto di fotografare tutte le immagini viste, i libri letti, la musica ascoltata, le persone amate.
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